martedì 17 novembre 2009

Amniocentesi

Domanda: Non pensavo fosse un incontro così importante ed invece in soli sei mesi mi sono sposata e sono già in attesa del primo figlio. Ho trentadue anni e mio marito insiste per un'amniocentesi perchè un suo collega di lavoro ha avuto un bambino con sindrome di Down nonostante la moglie fosse più giovane di me. So che il prelievo di liquido amniotico comporta il rischio che la gravidanza si interrompa e questa possibilità mi angoscia. Sono sicuri i test indiretti sul sangue materno di cui ho sentito parlare?

Risposta: La possibilità che il feto sia affetto da un'anomalia cromosomica sale con l'età materna e diventa circa un caso ogni duecento gravidanze.

Gli accertamenti sul sangue materno per determinare la presenza di feti affetti da sindrome di Down sono diventati molto affidabili. Questi test permettono di personalizzare il rischio che il feto sia affetto da sindrome di Down.

Il test con la migliore precisione è quello basato sulla determinazione di due proteine placentarialcentari.

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