martedì 17 novembre 2009

Presentazione podalica

Domanda:Quando abbiamo deciso di avere un figlio il concepimento è arrivato in pochi mesi. La gravidanza è stata bellissima, senza alcun problema. Unica sorpresa, il piccolo vuole uscire in retromarcia e resiste ad ogni tentativo di metterlo a testa in giù per facilitare il parto. Il mio ginecologo ha già programmato un taglio cesareo per evitare qualsiasi rischio, ma non sono del tutto convinta della sua decisione. E' proprio necessario questo intervento o si potrebbe pensare ad un tentativo di parto vaginale?

Risposta: Per venire alla luce il bambino deve attraversare un canale osseo piuttosto angusto. La parte dimensionalmente più impegnativa da far passare durante il parto è la testa, per la resistenza delle ossa craniche. Spalle e bacino, che hanno diametri anche più ampi, si flettono facilmente e quindi non creano abitualmente problemi.

Quando il feto si presenta di sedere, presentazione podalica, la parte più difficile del parto viene quando tutto il corpo del feto è già stato espulso con la possibilità che la nascita della testa sia laboriosa o difficile.

In questo caso, vi è quindi il rischio di una sofferenza cerebrale o di lesioni dei nervi che dal collo si dirigono al braccio. In una prima gravidanza i tempi del parto possono essere lunghi e gli spazi per manovre ostetriche, nel caso di un parto difficile, sono limitati.

Mi sembra quindi ragionevole la precauzione del suo ginecologo, poiché il rischio di danno è piccolo (inferiore all'uno per cento), ma le lesioni cerebrali o neurologiche possono essere irreversibili.

Le continue polemiche sull'eccessivo ricorso al taglio cesareo, le impediscono di vedere i pregi di questo intervento ostetrico che le può garantire la nascita di un bambino sano, nonostante i rischi a cui si trova esposto dal suo desiderio di uscire in retromarcia.

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